Buio della notte
che mi cade sulle spalle,
che mi avvolge nel suo mantello nero,
che mi dà un brivido di morte,
che mi accende le stelle,
milioni di vite nel cielo.
Buio che mi accompagna,
senza farmi incontrare nessuno.
Solo, per terra, una riga di bianco.
Buio, maestro che non perdona,
che mi soffia un po’ di vento.
Buio senza luna,
fra due cani che giocano
sulle ultime due luci accese.
Buio sul mare che dorme.
Buio su tutto il paese.
Buio che non arrivo mai,
che non mi abbandona,
che mi affonda nel silenzio.
Buio sugli occhi di un gatto
in una manciata di grilli.
Buio della notte che sta per finire.
Buio di passi senza amore,
senza parole, dietro una collina.
Buio che è quasi mattina.
agostino guarino ©