COME LAMA DI RASOIO


Un’aria di lento
attraversa questa stanza
e intanto sento
l’odore del tempo
che mi passa dietro il collo,
come lama di rasoio.

È allora che vorrei…
ma io non muoio.
È allora che vorrei…

E sento che pianifichi il tuo giorno.
Mi hai fatto stare qui
perché mi guardassi intorno.

Hai preso me così,
senza pensieri in gola
ad una persona ormai da sola,
ad una persona buona.

È adesso che vorrei…
ma non con te!

Non porto via nessuno ad un amico.
Non ti porto insieme a me.
Non ne ho diritto e te lo dico!

E sento che organizzi il mio ritorno.
Mi trovi anche un lavoro,
una casa, un nuovo accappatoio…

È adesso che vorrei…
ma io non muoio.
È adesso che vorrei…

E dici ai nostri amici
che non siete più felici,
che sei stanca e vuota come quel vassoio.

È allora che vorrei…
ma io non muoio.
È allora che vorrei…
ma non ti voglio!

Io non ti voglio.

…anche se mi passi dietro al cuoio,
come lama di rasoio.


agostino guarino ©

pubblicato nel periodico web Acta Diurna 2009

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