NOTTE D’ESTATE


Voci civettanti
dispensano cazzate
a finestre moribonde
in questa notte d’estate.

Senza un’aria in condizione,
con l’umidità che affonda,
è difficile sognare
in mezzo a questa baraonda.

Quando il vento soffierà
io sarò già più lontano
e avrò un letto meno caldo
sotto il cielo di Milano.

Avrò notti meno intense,
senza sole e senza onde.
certamente più noiose,
ma per questo più feconde.

Potrò immergermi nei sogni
e nei discorsi quotidiani,
tra gli arazzi della borsa
e blitz metropolitani

e passando da una sonda,
arrivare a un grattacielo,
su, nel punto dove tutto
sembra limpido e sereno.

Potrò illudermi, distendermi
e pensare a tante cose,
tralasciando senza accorgermi,
quelle più pericolose.

Potrò avere un’altra notte
più vicino a qualche amico.
qualcheduno lì nascosto
quando pensi all’infinito

e trovandolo davanti
non trovare le parole
e quando stai per aprir bocca,
sarà già spuntato il sole.


agostino guarino ©

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