Ricevo suoni da altre voci,
ricevo immagini e assaggio i gusti
da intermezzi di giornata
o da scampoli di serata.
Mentre lo faccio, li seleziono
e l’estraneo lo accantono.
Trattengo solo qualche piacere
per degustarlo come si deve,
come il tuo arrivo da sconosciuta
quasi dal cielo o da un altro inferno,
con la tua anima agitata
ed il tuo muovere davvero bello,
con quell’approccio quasi fraterno,
ma anche ruvido, senza un orpello.
Una cavalla di pura razza
che domerei con una carezza.
Un purosangue da collocare
soltanto dove le va di stare.
Ami la strada, ami scappare,
ma chi ti segue non può capire.
Mi piacerebbe starti a guardare
e, come hai fatto, poi, arrivare.
agostino guarino ©