Vedo anche stasera
cadere il sole dietro le nuvole,
lungo questa pianura
che trovo adesso così incantevole.
Davanti o di dietro
non ho molto da scegliere
e chiudo queste mie pagine
e chiudo queste mani vuote.
Cerco senza raggiungere
le cime di queste nuvole.
Caso o abitudine,
equivoci di solitudine.
Busso a tutte le porte
ma resto senza risposte.
Si aprono alle mie note
soltanto queste mani vuote davanti a me.
Posso provare a leggere
fascicoli sull’esperienza;
certo, potessi emergere
dagli angoli di questa stanza!
Martire o demone,
di me sarà soltanto cenere
e soffio su queste mani,
soffio su queste mani vuote davanti a me.
E viaggio tra panoramiche
distanti come l’America,
ma resto alle mie ironiche
sorgenti di filosofica.
Non resta molto da prendere,
lasciamolo a chi sa vivere.
Io apro queste mie mani.
Io apro queste mani vuote, davanti a te.
Lascio che vadano le cose così com’è.
Io apro queste mani vuote davanti a te,
comunque vadano le cose,
dovunque vadano le cose,
lascio che vada tutto insieme o senza te.
Lascio che vada tutto insieme o senza te.
agostino guarino ©