Ho parlato ancora
di svariate cose,
come impianti elettrici
o prefissi telefonici.
Ho portato ancora
i saluti di qualcuno,
per un comune amico,
per un viaggio non riuscito.
Ho provato ancora
a indovinare una strada,
ma a Torino ti perdi,
coi suoi corsi infiniti.
Ho cantato ancora,
anche senza musica,
per cercare il tempo,
per avere un senso.
Ho viaggiato ancora,
come tutti i giorni,
per tornare indietro,
per andare avanti.
Ho sorriso ancora
e non piango mai
per qualunque cosa.
Forse lo vorrei.
agostino guarino ©