Ancora due pezzi di carta:
avanzi di vita che avanza,
spezzata dal vento che incalza,
che grida.
Paure…
Distesi in un letto diverso;
tu assente ed io qui, mezzo perso.
Negli occhi ritagli di sesso,
di mani
sicure.
Aspetto qui,
nel mio silenzio,
una voce, o qualcosa di più.
Dove sono
le cose che cerco?
dove sono io e dove sei tu?
Una porta, una luce, un’azione…
Qualche cosa si muove: chi c’è?
È soltanto l’immaginazione
che grida o… cos’è?
Solo una notte, una notte solo,
preso a calci dal vento,
il dolore lo sento.
Solo una notte, una notte solo,
una notte ancora,
una notte sola.
E come due pezzi di carta,
spezzata dal vento che incalza,
avanza la vita spazzata di avanzi,
di avanzi di come e di perché.
agostino guarino ©