Pensa:
chissà se sei a letto
o distesa sul divano,
con gli occhi sul soffitto
e il tuo cane stravaccato
con le zampe addosso a te?
Ecco:
chissà se hai già mangiato,
se hai preso le tue cose
oppure lavorato
ancora un po’ su quel progetto?
Pensa che ti penso.
Pensa che ti penso.
Pensa che ti penso,
qui dal cielo, dove aspetto,
come un’aquila sul tetto
un messaggio, un qualche cosa
una voce non sospesa
che mi indichi una strada,
un cammino, ovunque vada
un’ipotesi concreta,
che mi dica, in via discreta,
che potresti essere tu
la meta.
Pensa che ti penso,
qui dal cielo, dove aspetto,
come un’aquila sul tetto
un messaggio, un qualche cosa
una voce non sospesa
che mi indichi una strada,
un cammino, ovunque vada
un’ipotesi concreta,
che mi dica, in via discreta,
che potresti essere tu
che potresti essere tu
la meta.
agostino guarino ©