Guardo un film.
Parla di non so che.
Ma non è la tivù che vedo.
Vedo te.
Scene diverse,
pause di pubblicità.
Musica dal fuoco,
dove la legna se ne va.
Figure che scorrono,
una bottiglia vicino,
gli occhi che si perdono
tra le spore del camino.
Aspetto un lampo, un temporale,
ma le stelle non si coprono.
Non cambia nulla.
Resta tutto normale.
Guardo un film;
parla di che non so,
ma non importa.
Fra pochi istanti dormirò.
agostino guarino ©