Di buon ora,
dal cancello più remoto del mare,
vedo il fuoco farsi strada,
e la luce trapassare un vestito di nuvole.
L’acqua è ferma. Calma.
Luccica tranquillità.
In un pastello di toni sbiaditi,
si delineano contorni ancora silenti.
Non vedo passanti,
nemmeno cani o gatti
o forme ritornanti.
Qualcuno, sul molo,
ha gettato l’esca e aspetta.
Fermo a pensare, ad ascoltare,
a contemplare
l’arrivo del giorno.
agostino guarino ©