Sento la primavera.
Sono tranquillo e a mio agio.
È sempre calmo il tempo
prima del nubifragio
che s‘inghiottirà tutto
e tutto si porterà via.
Tutto il tempo di un orologio,
che dà fastidio, ma fa compagnia.
Sento la primavera
che sta per arrivare
e che il mio cuore, dentro,
ha voglia di giocare.
Così che, questa sera,
appena sarà scuro,
riaprirò la porta,
oltrepasserò quel muro.
Sento la primavera,
sento che non resisto,
che dentro ho già cambiato
e qui cambierà presto.
Intendo la mia vita,
parlo di tutto questo.
Avrà un po’ più di senso
anche l’imprevisto
ed è così che rischio.
Sento che si fa sera.
Fra un po’ ti dovrò lasciare.
Non c’è malinconia
per quello che rimane.
Odio la monotonia
e chi la sa creare.
L’unica cosa certa
è che dovrò cantare.
agostino guarino ©