Meno fermate,
meno rischi.
Schiacciati tra montagne
e scioperi annunciati,
sbalzati da un molo
di sassi bagnati,
da un’onda acuta e piatta
che fionda dall’alto.
Inaspettatamente,
si leva un avviso al pubblico
che tranquilla rassegnazioni
e i semafori si divertono
a impartire obblighi leziosi
e poco graditi.
Pettini intralciano crini
e colpi di tosse solleticano parole.
Un prete benedice il passaggio di un cane.
Un angelo si siede ad aspettare qualcosa.
Non sapremo mai che cosa.
agostino guarino ©