RING OF KERRY


Volo turbolento e arrivo tardi,
perdita di tempo e anche di soldi
per avere un auto che non trovo
e per di più anche rossa, il che mi è nuovo.

Grazie, finalmente, all’intervento divino,
scovo la vettura e la destino
al mio primo alloggio prenotato.
Questo è fatalmente intercettato.

Disfo i miei bagagli e faccio un bagno.
L’acqua si sofferma e fa ristagno.
Sono già sul letto e mi addormento,
ma tre ore dopo sono sveglio.

Dalle finestrelle della stanza
entra già una luce in abbondanza
e se non c’è buio io non riesco a prender sonno,
così decido di affrontare il giorno

che si apre con la visita a un castello medievale,
dopo un pugno di chilometri percorsi in verticale.
L’approccio a un vecchio pub, davvero affascinante,
non basta ad invogliarmi a una seduta di pietanze,

perciò riprendo strada verso alte mareggiate
che segnano i confini tra l’Oceano e le contrade
e passo i verdi pascoli: dai grossi ruminanti,
ai docili agnellini sparpagliati sui tornanti,

dai cottage impeccabili e molto simili tra loro
-esempi di campagne con bellissimo decoro-
fino a passare laghi e fiumi pieni di colore
e a stendere del burro sopra al pane col salmone.

Proseguono le strade che susseguono veloci
tra curve e contro curve, saliscendi e pochi incroci.
Percorsi impegnativi anche per chi ha la guida buona
e dopo il lungo tratto ecco il mare che mi trova.

Bambini e pony rustici mi fanno da contorno
e qualche spruzzatina a salutare il mezzogiorno
su un mare pieno d’impeto e una spiaggia abbandonata.
Due foto e si prosegue verso un’altra mareggiata.

E avanti con le guide, e avanti con le soste.
Paesaggi suggestivi ed immagini nascoste
che restano presenti, conficcate nella testa,
capaci di resistere persino a una minestra

che scalda certe sere, quando hai navigato forte
e non aspetti altro che sederti lì sul ponte
a guardare quel che passa senza troppa frenesia,
senza l’ansia che i colori possano scappare via

dalla fame dei tuoi occhi, dalla linea d’orizzonte,
perché cogliere il momento è come stare sulle onde.
Un momento e poi finisce e non sai mai se si capisce
cosa è stata quella gioia che in un attimo sparisce.


agostino guarino ©