METEORE DI MEMORIA


Le rocce parlano.
Hanno visto il mondo
dal loro impianto scenico,
immobile nei secoli.
Meteore di memoria,
passaggi sovrapposti;

passi, parole,
maneggii e calpestii,
sorrisi, bestemmie,
frantumi di noia,
occhi, sonni,
sprazzi di gioia,

bambini, aquiloni,
aerei e motori,
ostaggi e burroni,
pietre ruzzolose,
zoccoli, formiche,
parabole impetuose,

effigi, disegni,
impronte, incisioni,
violenze, miserie,
paure, abnegazioni,
sangue, bisticci,
scemenze, macerie,

grandini, onde,
temporali sfuggenti,
radici invadenti,
soli, lune,
artisti, colori,
baccaglie, suonatori,
danze tribali,

mosche, farfalle,
cani, uccelli,
urine, serpenti,
sterco di animali,
che il tempo lenisce,
pulisce, fa lisce.

Rimangono le strisce,
spaccate dal sole,
da palle di cannone,
dai moti della terra,
dagli ordini del cielo,
più azzurro o più nero.


agostino guarino ©