Piccole dune di sabbia
come passi nascosti dal vento,
evoluzioni d’argento.
Case di roccia crespate,
rifugi di mare erboso,
passaggio schiumoso.
Elementi galleggianti sulle onde a riva.
Palloni e colori ondanti,
spinti e rispinti avanti,
non afferrano terra.
Non si attaccano.
Combattono anche loro la loro guerra,
in balia di quale umore,
di approdare ad un altrove;
se decidersi a morire
ad esaurirsi a navigare,
se finire di soffrire
o se finire.
Cambiassero le cose,
non solo dai poeti,
avremmo ali grandiose.
agostino guarino ©