Quello che ho dentro, di madre natura,
è l’essere animale.
Il dover annusare, il sentire, il toccare,
proprio come un cane.
E fiutare gli odori di pelle e di umore
mi fa capire moltissime cose.
L’impulso di dire parole intere
che hanno troppo di vero,
fino ad essere strane.
E tu, puoi cercare altro nome,
che continui ad annusare
dalle tue ascelle al tuo cuore,
come una cosa normale
e non ti accorgi che adesso
è la tua pelle a parlare,
è la tua voce a sudare,
è la tua mente a scappare.
Non perdere del tempo a pensare parole!
Non perdere del tempo a provare a dirmi “amore”!
Sembri quasi una volpe che vuole volare
ma i suoi fianchi non mostrano ali,
penne o piume da potersi alzare.
Allora rimani alla terra dove sei
e non invocare amicizia al cielo,
che il tuo rifugio ce l’hai
ed il tuo fegato è fino come stelo.
Per volare ci vuole incoerenza,
l’incoerenza che a volte ha il vento,
che cambia rotta all’improvviso;
la tenacia di non chiudere le ali,
di tenere il respiro e anche un po’ di pazzia,
“non paura” di morire
e nemmeno di mania.
agostino guarino ©