Cosa strana ma vera.
Nulla che mi venga in mente, prima di stasera.
Una voce, una volta sola, una canzone,
la tua voglia che si espone, in qualche modo,
senza una precisa maniera.
So che mi aspettavi
dalle prime tue parole,
quella sera, sotto un sole che non c’era,
ma è stato solo un fiume
interrotto dalla neve.
Sale il gelo a una risposta che non viene.
Cambiami i sensi, spostami dal vento.
C’è qualcosa dentro di te, dentro che sento.
Forse il vuoto che si vede nei tuoi occhi,
o il vestito corto e lo sguardo ai tuoi ginocchi.
Come il buio nero che si fa evidente
quando chiedo e quando parlo lentamente
di me.
Cosa strana ma vera,
inatteso dolce frutto
senza storia. So già tutto,
non ci penso. Non è sera.
Non mi posso limitare ad evitare
e non esagerare.
Solo il fatto di parlare
è già un motivo per sognare,
per averti qui
e desiderare,
anche tu,
quello che desideri.
agostino guarino ©