Vorrei scrivere a te
qualche cosa che non sia
un mio stato d’animo,
ma soltanto una poesia.
Vorrei confidare a te
dei segreti che non ho,
partorire dal mio dentro
qualche cosa che non so,
ma tu
sei irraggiungibile,
tu
sei incomprensibile;
che per arrivare a te
occorre un bollo in carta bianca,
sballottarsi continuamente
e alla lunga, stanca.
Volerò su case
su terrazze e prati,
su ferrovie che corrono
vicino ai campi arati.
Volerò da te
con un trucco, come nei film
ed arriverò in anticipo,
sorprendendoti così.
agostino guarino ©