TU PUOI CAPIRMI


Tu puoi capirmi perché, amandomi,
non puoi sentire frasi scandali.
Tu puoi sapere cosa intendo:
se proseguo oppure scendo.

Puoi cambiare il mio stato,
rigenerare il mio umore;
da un piatto troppo salato
farne uscire un buon sapore.

Non parlo di cucina,
ma di buona dottrina.
Non parlo di cucina,
ma di una testa vicina.

Tu puoi capirmi perché, amandomi,
non devi chiedere o giocare coi coriandoli.
Tu puoi sapere cosa cerco,
se sono sincero oppure incerto.

Puoi cambiare il mio aspetto
o rigirare il mio nome,
che sia sbagliato o corretto,
non t’importa come.

Non parlo di scrittura,
ma di normale misura.
Non parlo di cucina,
ma di una voce vicina.


agostino guarino ©

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