Il legno si modella,
il legno si sfalda,
il legno si erige,
il legno si taglia;
si eseguono statue,
armadi e bastoni,
si fissano stipiti,
si fanno portoni,
maniglie di legno,
schienali e cassetti,
fascine e cortecce,
si fanno progetti
per tavole grezze
o piallate a dovere,
per panche da viale
per farci sedere.
Un passero guarda
due foglie cadere
da un albero vecchio
che per suo mestiere
produce la legna
da ardere a un fuoco,
che scalda e che brucia
e che lascia alla cenere
quel senso appagato
di grigio da spegnere
di un pezzo di legno
che resta sospeso
tra la brace e l’esimere
per essere degno
di fare qualcosa
di utile e buono
per due mani che impiegano
la forza dell’uomo.
agostino guarino ©