E GLI ANNI PASSANO


Giro e rigiro da solo,
in queste strade già senza più sole,
in questa terra di troppe parole
e li vedo ogni tanto filare
sulle code di vecchi vagoni
o sulle rughe di facce comuni

e mi chiedi che cosa rimane
sulla ruggine delle rotaie,
la salsedine sotto le occhiaie,
se gli anni passano.

Sento cambiare le cose,
mani giunte oramai già divise,
rose al vento accusare decise
che gli anni passano,
che gli anni passano

e mi aggrappo con forza violenta
a ogni ora che arriva più lenta:
voglio avere una vita contenta.

Stammi vicino e non cedere,
qualche cosa può ancora succedere.
Abbiamo voglia di vivere io e te.

E proviamo a cambiare la corsa,
a guardare con luce diversa
per vedere una notte più tersa.

Come cambiare le cose,
come togliere spine alle rose.
Come capire da soli
che male c’è se gli anni passano.

E mi aggrappo con forza violenta
a ogni ora che passa più lenta:
voglio avere una vita contenta.

Stammi vicino e non cedere,
qualche cosa può ancora succedere.
Abbiamo voglia di vivere io e te.

Giro e rigiro da solo,
in queste strade già senza più sole,
ma ancora in cerca di nuove parole.


agostino guarino ©

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