PERCHÈ


Scirocco da oriente
sorpresa piacevole
di mare ondeggiante
distratto dalle nuvole.

Io scrivo da sempre
su queste panchine,
descrivo la gente,
ma parlo poco di te.

Perché,
perché,
perché?

Perché non hai
pensieri da fare,
problemi da dare,
motivi per farmi arrabbiare.

Nel mio pomeriggio
guardo serenità.
Bambine a passeggio
che corrono sull’età.

Io scrivo più cose
tra vele distese,
osservo le pose
ma non parlo di te.

Perché,
perché,
perché?

Perché tu mi dai
le notti africane,
foreste, savane
e capelli di rame
a cui mi legherei.

Perché adesso io vivo.
Riparto ed arrivo
e non ho mai motivo
per parlare di te.


agostino guarino ©

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