Simboli d’aria
su tronchi sbiancati,
cortecce staccate
o isolati frangenti legnosi.
Segni di pietra,
figure scolpite
da mani sapienti
lontane nei secoli.
Muri,
segreti,
passato
e remoti strumenti di terre,
di righe biancastre
o di solchi più neri
a cogliere l’attimo,
a dare un segnale
ad occhi più attenti,
ai versi passanti,
a nuovi pudori,
a silenzi educati.
Simboli arcani,
ma un po’ familiari
agli sguardi del giorno,
della sera, del ritorno,
alle ciglia piegate
che cercano il sonno
e che sopra una pietra
si stendono giù.
agostino guarino ©