Guarda questa luna
gialla
che non cresce.
Non si stacca da quel mare.
Non si vuole illuminare.
Lascia la sua luce
distesa sulle onde
riposare dolcemente,
dorata e leggera,
sulla fragile corrente.
Ecco:
tu mi arrivi.
E non pensavo più,
non calcolavo più
i riflessi o il blu
che non si è spento a caso,
per il cuore che ho pervaso
di silenzio che sei tu.
Corri via, lontano.
Lasciami abbracciare
questo mare
e i miei pensieri soli,
i voli e i dispiaceri,
come certi desideri
inconfessabili.
Pericoli incolmabili.
Lasciami parlare a questa luna
che ho legato a queste sponde
e per questo è così bassa
e non si accende.
Ma non posso dirlo a te.
Ho preso un po’ di luce per vedere,
per capire meglio il nostro dire
e questo desiderio inconfessabile.
Un abbraccio immaginabile.
agostino guarino ©