ODORANDO LE VIOLE


Odorando
piccole viole,
erbe selvatiche,
senza parole;

aspettando
primule chiare,
tra mille inutili
cose da fare,

perdo tempo con te.

Non so uscire
da questa prigione.
Non so uscire da te.

Non so uscire da qui,
assegnarmi qualcosa da vivere.

Non so quando
le tue parole
sbocceranno
come le viole,

aspettando,
senza sognare
una speranza,
cerco una chiave.

Questo tempo con te.

Non so uscire
da questa prigione.
Non so uscire da qui,
assegnarmi qualcosa da vivere.

Libero.
Sono libero
di decidere come morire.

Libero.
Sono libero.
Non c’è molto oramai da capire.


agostino guarino ©

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