Scogli infranti,
bellicose rivolte,
anime agitate
sulle onde avvolte.
Tempeste, uragani,
venti, scirocchi,
fortunali e maestrali,
libecci ed ostri
a lambire le sale,
a rinfrescare i chiostri,
a pregare quando tutto è muto,
a far diventare il dolore più acuto.
Novena di nozze,
quarantena di rancori,
dissipati miracoli
nascosti tra i pollini dei fiori
che avanzano incauti
tra le ombre ed il sicuro,
davanti all’avvenire,
in quel buco di muro,
a liberare gridi,
a sviscerare passioni,
a disinibire freni,
a meritarsi le lodi
di un arrivare alla meta
senza esultanza,
senza preavviso,
senza presenza di uno sguardo condiviso.
Solo una virata discreta,
senza strascico o scia,
senza solco d’acqua a portare via.
Quasi una mossa segreta.
agostino guarino ©
pubblicata sul periodico web Acta Diurna 2009