Tra le pagine di un libro
trovo frasi conosciute.
In qualcosa gli assomiglio.
Sono storie già vissute.
Nei paesaggi, negli ambienti
o in qualche oggetto fuori posto;
cose vecchie e altri frangenti
o un piacere corrisposto.
Nei racconti c’è un vissuto
che non è da tutti i giorni.
Pane, vino e benvenuto
a chi si aggira nei dintorni.
Si racconta di un paese,
poche anime e malora,
senza mai troppe pretese,
qualche d’uno s’innamora.
È un romanzo d’avventura,
ma non c’è un protagonista.
Forse è solo la natura
che tra tutto mi conquista.
Come sempre, d’altra parte,
non c’è molto di più buono
che un tramonto o un vento forte
che pulisce ogni frastuono,
ogni segno di indecenza,
ogni stupido linguaggio.
Tutto quello che è licenza
per un essere selvaggio.
agostino guarino ©