DOPO CARNEVALE


Le colpe non sono mai le sole a perdere.
Ci sono altri fattori:
sensi, parole,
illusioni, pensieri,
ascolti, risvolti,
confronti, confluenze,
circostanze, insicurezze,
insidie, paure,
troppe buone maniere,
sbagliata educazione,
opportunità, possibilità,
casualità, maturità,
pigrizia, indolenza,
rassegnazione e via dicendo…

Infinite posizioni
che guastano cervelli spregiudicati
e li castrano del loro diritto di sbagliare
o caso mai, di provare.

Magari avessi avuto la faccia tosta!
Magari avessi osato troppo!
Magari avessi odiato qualcuno!
Tutte ipotesi, fottute nell’inferno remoto.

Ormai è acqua passata.
È inutile pensare all’accaduto.
Prepararsi all’accadere, piuttosto,
facendo molta attenzione a non cadere.

È ancora poco il tempo che rimane
e sprecare energie inutili diventa letale.
Gli aiuti non arrivano se non dal cielo,
ma servono soltanto a ritardare gli spasimi.

Tutto da soli, come sempre.
La forza, la resistenza, l’impeto e l’ironia
per sopravvivere all’esistenza clandestina
e non mollare mai quel sogno

che ogni giorno è più lontano,
che ogni giorno è troppo piano
e l’avvenire è troppo lento
per chi vorrebbe già arrivare.

E se destino è uno sgomento
o la felicità bestiale
avremo modo di capirlo
soltanto dopo carnevale.


agostino guarino ©