Un cuscino di glicine
avvolge un quadro sospeso al cielo.
Vivaci cinguettii mattutini muovono,
creando uno sfondo melodioso.
Nel silenzio degli aceri,
il respiro illumina gli occhi
che pur se stanchi,
non vogliono perdersi la scena.
Uno schiamazzo dal pollaio
distoglie lo sguardo dalle pietre
e dal legno intaccati dal tempo
avvistando la faccia del sole
che sorride tra le alte fronde
e discreta, saluta il giorno.
Al centro del vecchio tavolo,
una piccola brocca
è stinta e vuota,
ferma da sempre
in attesa di un fiore e di sete.
È il simbolo del silenzio
che con la sua solitudine
sa dare ascolto allo spirito
che svela e risponde
alle domande irrisolte.
Il poeta ama questi luoghi
ricchi di storia e un po’ sciupati,
perché sanno evocare momenti
e curve di emozione.
La ricerca del benessere
non è il letto sul quale hai dormito,
ma una siepe colorata
o un quadro assopito che ti avvolge
in un mattino di pace.
agostino guarino ©