Scendi all’ombra della sera
e cammini tra le siepi
delicatamente, austera,
voli, persa tra i divieti.
Approdata dal tuo viaggio,
arenata dai motivi,
alimentando il tuo coraggio
in estenuanti “sopravvivi”.
Lucciola di maggio,
trasparente e luminosa,
fuggi nomi di passaggio su di te.
Fuggi dallo sfruttamento,
dal disagio di un momento,
fino al tiepido imbrunire,
quando spegni la tua luce per dormire.
Tenero, il tuo cuore
non ha posto per l’amore,
per eventi troppo forti,
lacci in gola e cieli storti
o ricordi troppo assenti
di passioni trasparenti
in mezzo a tutto questo vento
che confonde questo tempo
e i tuoi magri filamenti
vanno avanti resistenti
verso l’alba che crescendo
dà conforto al tuo vivendo
fino al prossimo imbrunire,
quando spegnerai la luce per dormire.
agostino guarino ©