Ti dimentico un momento,
sotto il cielo in movimento
ed atterro nel silenzio
di planaggi d’ali dentro.
Con il cuore io ti sento,
ma dimentico un momento
quel fantasma di lamento
che mi sfiora sotto il mento
e se mi cerchi nel tuo tempo
divento di vento.
E ti soffio dal cemento
che si apre sotto il lembo,
sotto l’orlo dei tuoi fianchi, del tuo grembo,
del tuo fuoco già violento.
Col mio soffio io ti sento
e ti affondo, ti segmento;
ti divido in più di cento
senza toglierti dal tempo
e se mi cerchi in quel momento
divento di vento.
Respira.
Respira.
Respiro più violento.
In un attimo mi assento
e se mi cerchi in un momento
divento di vento.
agostino guarino ©