Ti trovo cambiata:
più calma e tranquilla
con quegli occhi
che fanno piccolo anche il cielo,
che fanno quasi vergognare il mare,
ma non te lo posso dire.
Non potresti mai capire.
Ti trovo più bella
forse perché chi ti gira intorno,
come prima, non andava mai d’accordo,
ora invece, ha ricucito qualche orlo,
e come sulla giostra gira a vuoto
la speranza di trovare un altro gioco;
ma non glielo posso dire.
Non potrebbero o non vorrebbero capire.
Anche qui,
tra le mie braccia
prima corri
ed ora stanca,
stai per chiudere la porta a un altro giorno.
Ed anche adesso, questo mare,
così quieto da farmi vergognare,
s’inebria lentamente
della luce che sta per arrivare.
E ancora qui,
tra le mie braccia,
che ti fanno un po’ da barca,
stai per chiudere la porta a un altro giorno
e riaprirla a un altro sogno.
agostino guarino ©