Ed ecco il cielo
di fine notte,
un po’ meno scuro
che controlla dai suoi numi
ed io, che ancora
mi distraggo inutilmente
tra corpi, gambe
e differenti profumi.
Questo squarcio di cielo rosa e blu,
che non è altro che aurora,
è sempre più immenso e spettacolo
e invece di alzarmi per goderlo,
per assistere al miracolo,
ora, corro a riposo,
per una notte fitta e corta
di parole e di canzoni,
tra bicchieri forti e mezza torta
e quei piatti per finire…
due bei mattoni!
Ma ecco il cielo che fa uscire,
sui proseliti ubriaconi,
così puro e ancora scuro,
tutto il male della notte
e mentre interpreto il ritorno,
passa così presto al giorno.
agostino guarino ©