DI ME E DI TE


Di me e di te.

Di notte in un caffè.
Della mia storia infinita.
Della tua inconcepibile partita.

Qui, davanti a due bicchieri,
se per noi è ancora ieri,
per qualcuno è già mattina.
Lieve brezza pensilina.

Intorno c’è
qualcuno che non è
della nostra pazienza,
che sorseggia l’invadenza.
Dietro al fumo della cera
giochi contro la paura
con le dita in mezzo al fuoco.

Dimmi se la vita è un gioco…

E giù
ancora una goccia e butti giù
e ci ridiamo sempre su,
tra le caviglie troppo grosse
o quelle tue guance troppo rosse
per appiccicarci un bacio
-dir di tutto, ma su questo taccio-,

tra quelle giovani già cotte
dalle pastiglie della notte
o finti maschi messi al muro
da qualche luna nel cielo scuro.


agostino guarino ©

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