UNIVERSO VITALE

Ti suda la pelle se provo a toccarti.
Il cuore lo sente, non puoi più fermarti.
Vorresti scappare, magari distrarti,
Diventi ribelle se provo a legarti.

Potresti allagare o magari bruciarti,
provare a parlare o forse buttarti
nel rovo di spine, di un letto sudato
che segna il confine di un mondo passato
che ti grida contro che “non devi darti”,
ma il fuoco che hai dentro non vuole lasciarti,

così ti rassegni, mi sciogli le mani
e sfoderi i seni da sotto i ricami
e segui l’istinto, l’impulso vocale,
che esplode lì dentro, dal moto animale
del tuo naturale universo vitale.

Ti suda la pelle ti suda la coda.
Sei come un serpente che al tronco si annoda.
Sei come una diga che rischia l’esondo
in un cielo deserto nel quale mi affondo.

e morsi e ritegni già sono lontani
e sfoderi i seni da sotto i ricami
e segui l’istinto, l’impulso vocale,
che esplode lì dentro, dal moto animale
del tuo naturale universo vitale.

E segui l’istinto, l’impulso vocale,
che esplode lì dentro, l’istinto animale
del tuo naturale universo vitale.


agostino guarino ©