Rivedervi ancora uguali
come il sole d’inverno
e la luna piena.
Le vostre mani
come un vento leggero
che smorza l’afa di sera.
I vostri occhi
che non saprei definire,
senza un preciso colore,
senza malizia in fiore.
Le vostre gambe
adolescenti, da ripulire
ed il corpo fragile
che amerei proprio stringere.
Sull’acqua del mare,
che adesso è tranquilla,
vorrei vedervi ancora uguali,
come una cosa sola,
camminare a piedi nudi,
come un leggero vento
che spegne l’afa di sera,
ancora giovani in pudore,
come vi vedo ora,
sorridere alle cose,
con una bocca pura,
così come il mio cuore,
quando d’inverno è sole.
agostino guarino ©