Questa tua presenza,
che mi solleva dai pensieri,
dai più pesanti dispiaceri,
dai più invivibili momenti
e dai continui mutamenti
di questa pelle che mi veste
e che non ama genti e feste
e fare tardi per dovere;
che preferisce rimanere
al tuo servizio per un’ora
o poco meno o non ancora.
Perché di questa tua presenza
io mi stupisco e rido ancora
perché mi dona leggerezza
e mi fa essere disteso,
come se fossi in mezzo al cielo
su qualche cosa che non vola,
ma che mi porta dappertutto
e soprattutto con piacere
come se avessi già compreso
che occorre poco per star bene,
basta lasciare le catene
e abbandonarsi a due parole,
con chi ti cerca e chi ti vuole,
con amicizia e comprensione
e sono poche le persone
che ci attraversano la strada
in questa vita dispettosa
che cerca sempre qualche cosa
per poi rimetterci alla prova
come giocare a nascondino
e poi doversi liberare.
E se di questa tua presenza
io dovessi farne a meno,
non so per quale poi motivo,
forse un domani più sereno
o forse avessi qualcun’altra,
insieme a me, nel mio cammino,
terrei comunque un posticino
anche per qualche tuo sorriso
e le carezze di un mattino
che noi avremo condiviso.
agostino guarino ©