SCROSCIARE


Questo scrosciare continuo
mi perfora la mente
e inonda,
tra le foglie di magnolia,
le gomme sulla strada di scie
fastidiose al passare.

Dai sensi accesi ad ora,
mi disturba il giorno
e l’onda
tra le pieghe della storia
di gente al passaggio
e di memoria
che sulla terra affonda
e prepara un altro viaggio.

Potessi rallentare
questa bolgia di gocce impazzite
e orgasmi di nuvole grigie
e gonfie di noia,
di paura,
di “chissà perché son qui?”!

Rimai vicini
distraggono il lento ed insistente cadere.
Sono parole di qualcuno
che deve, comunque, rimanere
e non ha il tempo per vedere,

al riparo di un ombrello,
non si accorge di qualsiasi altro accadere
e, magari, di un fratello che rimane
lì, fermo ad aspettare,
sotto questo continuo scrosciare.


agostino guarino ©

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