IL CIELO SONO IO


Se c’è una cosa
che non sopporto
è il sentirmi dire
cosa fare
quando ti sono a fiato corto.

Addosso.
Pelle a pelle.
«toccami qui»,
«accarezzami là»

Faccio quello che sento.
Quello che ho voglia.
Quello che conta o non conta.
Quello che mi pare!

Quello che voglio,
che ho voglia di fare,
con le mie mani
e con la mia testa.

Se ti va bene.
Se no resta
di schiena, a distanza
e gira la testa,
oppure
scegli un’altra stanza.

Mi aspetta
un giorno duro
e l’ultimo
di un anno duro.

Stanco di tutto.
Stanco di perdere.
Stanco di stare qui.

Non pretendere l’impossibile.
Lasciami andare così.

Lascia andare
le mie mani
e non provare
a dirottare
mente o cuore.

Falli andare
dove il cielo vuole.

Ora il cielo sono io.

Cupo e livido di tuoni.
Nuvoloso di dolori.
Scarico di vuoti
e di troppi suoni.

Voglio liberare la mia mente
da ogni scena
e il sipario allontanarlo
da ogni nascosta galera,
dalla fame nera,
dalla voglia di sbagliare anche stasera.

Lascia fare
anche al mio corpo.
Non gli dire.
Non guidare.
Lascia andare.

Lascia cantare
questo verso malandato
di un tenore ormai scordato,
in un passaggio disperato.


agostino guarino ©

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...