Devo vomitare qualche cosa,
perché in testa ho una leggera turbolenza,
come un volo disturbato da una nuvola
che, per quanto vuota, oppone resistenza.
Non so bene se dipende dalla musica,
che più è nuova e più mi torna nostalgia
per le belle melodie di quarant’anni fa
o per le bosse di Jobim e De Lucia.
Qualche cosa che mi gira, qualche cosa che non torna
o che forse è proprio lì che aspetta, forse, chi lo sa?
Forse tra due giorni mi ritornerà il sorriso,
forse tra due giorni tu magari sarai qua.
Sarà forse per alcuni cambiamenti
che richiedono del tempo e pazienza a volontà
e le nuove aspettative, fino ad ora deludenti.
Chissà se con il tempo qualche cosa arriverà!
O magari quell’amico che poi scopri poco amico
che pretende oltre la necessità
o una lettera che aspetti che non hanno mai spedito
o quella nuvola di grigio che non dà felicità.
Qualche cosa che mi gira, qualche cosa che non torna
o che forse è proprio lì che aspetta, forse, chi lo sa?
Forse tra due giorni mi ritornerà il sorriso,
forse tra due giorni, forse allora sarai qua.
Ma forse le risposte non han voglia di domande;
forse le risposte vanno un po’ dietro all’età.
Qualche cosa, se mi gira, resta dentro le mutande.
Tranquilla, tra due giorni passerà.
Qualche cosa che mi gira, qualche cosa che non torna
o che forse è proprio lì che aspetta, forse, chi lo sa?
Forse tra due giorni mi ritornerà il sorriso,
Tranquilla, tra due giorni passerà.
agostino guarino ©