Il mattino di Settembre
è sereno e fresco
e la rugiada fa dell’erba
un tappeto che sul presto
lava i piedi e sa di buono,
mentre da lontano un suono,
uno schiamazzo nel silenzio,
interrompe la poesia
ed un gallo poi fa il resto
e gli fanno compagnia
l’immancabile abbaiare
sopra un fiore che si apre,
e le gazze bianche e nere
sempre pronte a festeggiare
sulla strada che si muove
al passaggio di due scarpe.
Questo cielo ancora in ombra
rende tutto molto bello,
con colori meno forti,
dalle tinte sul pastello
e si vedono i profili
fino a quando ad uno ad uno,
hanno voce i campanili
e il paese cambia tono.
L’alba ha fatto il suo lavoro.
Un motore, un cigolio
dal cancello di un cortile,
danno vita al giorno nuovo.
Anche il sole, a poco a poco,
prende il largo tra le foglie
e la gabbia in mezzo al rovo
in un attimo si scioglie
e anche qui, dalla cucina,
il profumo di caffè
fa passare via in un attimo
tutta la magia che c’è.
agostino guarino ©