DENTRO


Dentro le cose,
dentro i dolori,
che siano alberi tronchi,
che siano suoni monchi.

Dentro il bisogno,
dentro la pena,
che sia la neve sporca,
che sia una mano storta.

Dentro il disagio,
dentro il disturbo
che fa tremare foglie e sentieri
nella cieca lontananza di un tramonto sereno,
nel rumore lontano di un invisibile treno,
nel distinguersi quotidiano di un rincorrere,
di un procedere,
di un lento emergere;

nell’insistere obbligato di un provare a crescere,
di un provare a vivere
in questo posto, dilaniato dalle immagini
e dai suoni sempre uguali
che non hanno arie melodiche,
che non hanno partiture sinfoniche,
ma acre note dissonanti ad ogni criterio
ad ogni cromatismo sconosciuto,
ad ogni incauto e malaugurato gesto
di un illuso che forse si è perduto.


agostino guarino ©

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