Appartengo al sole,
ai pianeti dell’avvenire,
ai rilasci dell’imbrunire,
ai colori dei sogni di aprile.
Appartengo al vento,
agli umori del momento,
agli ostacoli del passato,
alle nuvole di un cielo velato.
Appartengo al giorno
a tutti i suoi ritagli,
agli infiniti sbagli,
agli abituali abbagli.
Appartengo a Dio,
a una qualche religione,
alle ansie, alla ragione,
ai precetti della passione.
E dimenticando te,
dimenticando ancora,
passo immobile la sera
e poi la notte, che va via severa,
mi abbandona a un’ombra nera…
Appartengo al sole, al vento, al giorno, a Dio
…e ancora a te,
che sei rimasta infondo al cuore mio.
agostino guarino ©