Il colore della sabbia
è qualcosa di leggero,
definito naturale,
forse perché è troppo vero.
La sua grana può esser fine
o in qualche caso, grossolana.
Può cambiare in certe lime
e apparire un po’ più strana.
Con il vento forte, vola
dando forma a nuove dune
che si stendono armoniose
sotterrando sassi e piume.
È un colore che non stona,
in ogni sua tonalità,
sia che vesta la persona,
sia che sfiori la città.
È oltretutto riposante,
ed a me, personalmente
piace averlo circostante
perché scalda un po’ l’ambiente.
Ha un effetto di pulito,
soprattutto insieme al bianco,
un po’ come un bel vestito
acquistato sottobanco.
È una tinta naturale
e perciò poco importante,
ma -attenzione- non banale,
perché esalta tutte le altre.
Sì, perché vicino agli altri,
sia col forte o col confetto,
riesce sempre a collocarsi
suscitando grande effetto,
perché ha un gusto delicato,
oltre che minimalista
e direi molto apprezzato,
anche dal più fantasista.
Insomma un tono moderato
che sa farsi voler bene.
Non è mai sproporzionato
perché è semplice e sta bene.
agostino guarino ©