Saltano di gioia
o forse di rabbia.
non si placano,
si sormontano,
si destreggiano,
emergono,
s’involano,
si sommergono,
riemergono,
si incrociano,
si impattano,
si distendono
e ripartono.
Si gonfiano di vento e di sole,
si aggrovigliano
e provano a levigare.
Ignorano sguardi,
sbeffeggiano ali,
rumoreggiano ancora
e si calano in una finta tregua
che somiglia ad una quiete
ma non è che una veglia
a sentinella delle nuvole,
quando ad un loro cenno,
tra il silenzio e i sassi,
pronti a parare i colpi,
ripartono in baldanza,
senza mai riposo,
senza mai speranza.
agostino guarino ©