Distesi su una pietra,
leggeri, un po’ sospesi,
riflessi sopra il mare,
lì, fermi ad ascoltare.
Soltanto un aquilone
si affaccia per guardare.
Adesso gira il vento:
s’infrange un po’ il silenzio.
Contare e poi contare,
seguire l’infinito,
fermarsi ad aspettare
qualsiasi altro segnale
che smuova il tuo vestito.
All’improvviso, il sole
nasconde le sue chiome
e il tuo sorriso sviene
sul mio che lo trattiene.
Capisci, dolce amore?
il senso, l’emozione,
che arriva sulle onde
e muore all’orizzonte!
Contare e poi contare,
seguire l’infinito,
fermarsi ad aspettare
qualsiasi altro segnale
che smuova il tuo vestito.
All’improvviso il sole
nasconde le sue chiome
e il tuo sorriso sviene
sul mio che lo trattiene.
Adesso qui, sospesi,
possiamo alzare il vento
e volare in una vita
…o in un momento.
agostino guarino ©