L’OMBRA DELLA SERA


Orchestre di luci dentro i miei occhi,
pagine e pagine di nebbia fitta:
contrasti che nascono sulla collina,
sotto i colori del bosco.

Filtri di ombre e di suoni veri,
montagne che annegano piano sul fiume,
grano che copre in silenzio la terra,
acqua che porta da bere all’alce.

Ancora: riflessi di nuove isole
cercano erba su cui posarsi.
Ancora: in volo angeli bianchi
cercano esseri da beccare.

Camminiamo indifesi
su questa nuova età (come on, now!)

di fondi azzurri sospesi
che decolorano.

Pascoli intensi di sterco amaro,
persi sui colli più alti.
Chiari di luce e imperativi di un gallo
a guarire la notte dai lupi.

Luna rossa appena nata sul mare,
vista sbiadire lungo un’altro confine.
Pesci muti dai colori salati,
rospi ed alberi dai versi disperati.

Bacche di frutta e grappoli verdi,
ali dischiuse che coprono il cielo.
Corpi di piccoli nati da poco
prede di artigli di angeli neri.

Camminiamo indifesi
su questa nuova età (come on, now!)

di fondi azzurri sospesi
che decolorano.

Sotto un filo di fiore spento,
fra l’inverno e la primavera,
le altre stagioni, le nuvole e il vento,
resta soltanto l’ombra della sera.


agostino guarino ©

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