Sono i tuoi occhi,
la tua pelle vibrante,
il tuo centro che cola.
Due labbra
che dicono una parola.
Sono lettere scritte,
pensieri correnti,
l’abilità di leggere senza accenti.
La noia nascosta,
le paure presenti,
bugie velate dai toni spenti.
È il tradimento,
l’”origine fatale”,
pensarlo anche un solo momento.
È farsi del male,
soprattutto dentro,
buttare via le carte,
un’altra mano al vento.
È dire tutto
e dire niente.
Aspettare ancora
un sole ad occidente.
Sono le miserie
di una notte sola,
le luci di agosto,
un’anima che vola.
È il suono del vento
che avvolge le cose,
anche un lume spento
da mazzi di mimose
che riflette la fine,
la fine che ci aspetta,
che segna il confine.
Non avere fretta!
agostino guarino ©