Sotto la sabbia
c’è un altro mare.
È sotto la sabbia.
Lo si può scovare.
Reti contorte.
Chiaroscuri di sole.
Un’ancora forte
abbracciata al fondale.
E sotto la sabbia
c’è ancora più mare.
Infrangibile rabbia
che non riesce a passare.
E remano, remano
gli aironi nel blu.
Le rotte cambiano
e la mia non c’è più.
E sotto la sabbia
c’è un’altra ragione
e chiunque non l’abbia
troverà un’emozione.
Le mie stanche migranti
non riparano più.
Tentativi di volo,
ridicoli tour.
E sotto la sabbia,
basta muoversi a mano,
senza mezzi speciali,
e con gesti normali.
Vorrei dividere adesso
solo poche parole,
ma da tempo ho disperso
i miei chiaroscuri di sole.
E sotto la sabbia
c’è un’altra ragione.
Comunicare comune,
con comuni persone.
agostino guarino ©