C’è una musica sotto l’acqua
che lentamente cade giù,
moltiplicando questi giorni,
continuamente, per di più.
In giro per le strade
di una metropoli così,
sarebbe bello rivederti
e sapere che sei qui,
tra i motori della notte,
caoticanti intorno a noi,
sopra ogni cosa e ai miei silenzi
che si rimescolano ai tuoi;
finché non vedo te,
che tra le foglie mi saluti
e non ti giri come fan tutti,
forse fra poco ti ritiri
così non ti vedrò più:
sarai sparita in mezzo al blu,
sarai sparita in mezzo al blu.
Buonanotte luna,
ci rivedremo ancora
se ci sarai
finché sarà l’aurora.
Buonanotte luna,
qui non ci sono boschi
ed i tramonti scuri,
come tanti anni fa.
Ma questa musica non cambia,
sempre più forte viene giù,
disintegrando anche i minuti,
così che non ti accorgi più
se sopra a grattacieli
o a paraboliche in stand-by
ce l’avrai fatta a dissiparti
o se non ce la farai mai;
tra i pensieri della gente,
che non sa che tu ci sei,
ti domandi se scappare
da sola verso i sogni tuoi;
finché non guardi me
e tra le foglie mi saluti,
sai che ti cerco volentieri,
quasi da sempre e non è solo da ieri
e ti ritroverò lassù,
se ti nasconderai nel blu,
se ti nasconderai nel blu.
Buonanotte luna,
ti rivedremo ancora
sopra di noi
quando verrà la sera.
Buonanotte luna,
qui non ci sono boschi
ed i tramonti scuri,
come tanti anni fa.
Buonanotte luna,
ci rivedremo ancora
se ci sarai
finché verrà l’aurora.
Buonanotte luna
qui non ci sono boschi
ed i tramonti scuri
come tanti anni fa.
agostino guarino ©